Vorrei farla finita con questa storia e precisare che la maggior parte di questi personaggi, sono stati presentati inizialmente dai vari produttori e dalle case discografiche.
Nessuno vuole togliere ai conduttori il merito di saper valorizzare gli artisti, ma non dimentichiamo che i conduttori e i presentatori sono da sempre la parte finale di uno staff che ha già deciso la gestione dell’artista.
E’ anche vero che ci sono stati casi, come Pipo Baudo e ultimamente Carlo Conti, essendo entrambi ottimi conoscitori di musica, in cui effettivamente il dialogo con il produttore o le case discografiche è stato fruttuoso per gli artisti.
Antonella Clerici, ad esempio, ha fatto il suo lavoro sempre con grande umiltà senza rivendicare alcuna ‘maternità’ sugli artisti usciti dai suoi programmi.
Altri poi, come Fabio Fazio o Paolo Bonoli, a mio avviso, si sono preoccupati molto di più degli ascolti del programma televisivo che del futuro dell’artista.
Il lavoro di tanti professionisti della discografia e di produttori hanno reso possibile il successo dei più grandi artisti italiani, non il presentatore di Sanremo del momento, il cui lavoro relativo all’artista finiva nel momento stesso della serata finale del programma.
Per concludere non basta un “Signore e signori, ecco a voi………” per fare un artista.
Michele Torpedine